Era da un po' che volevo affrontare questo argomento.
Tutto è nato da un articolo sul blog di Massimo Cristaldi: in estrema sintesi (ma vi invito a leggere il suo articolo) Cristaldi lamenta l'assenza di uno spazio dove discutere in modo costruttivo di fotografia. Discutere, non scrivere: i blog, infatti, sempre più si caratterizzano come spazi con poca interattività tra l'autore e i lettori. Il blogger scrive, i visitatori leggono e passano ad altro: nessuna discussione, nessun confronto, nessuna critica o apprezzamento.
Di converso, i gruppi aperti si caratterizzano (spesso) per la vacuità (attenzione, il termine e mio) delle discussioni: avete mai visto una vera, seria e ragionata critica ad una fotografia, una presa di posizione decisa, documentata, articolata? Nelle community e nei forum o si vogliono tutti troppo bene, o ostentano verso il malcapitato di turno una capacità di critica spesso imbarazzante (citando Ardengo Soffici, "una logorrea [...] tutta di ciarle vacue e roboanti", rende l'idea?).
Sul tema e sulla necessità di «avviare un dialogo tra noi ma anche [...] smuovere [...] il conservativo e soporifero mondo della fotografia italiana» , si era espresso anche Maurizio de Bonis citato da Sandro Iovine (o viceversa?).
Da qui l'idea, condivisa da Cristaldi con altri blogger (tra cui Fabiano Busdraghi e Roberto Vacis), di creare maGma, un gruppo chiuso per "discutere di fotografia" mantenendo "un po’ di qualità" cui si può quindi accedere solo in base a determinati criteri.
Questi criteri scatenano la mia curiosità e le mie perplessità:
A solo titolo esemplificativo, e premesso che nelle prossime righe esprimo solo il mio gusto personale, con questi criteri si escluderebbero fotografi quale la brasiliana Tatiana Cardeal, a mio parere una delle più interessanti fotoreporter in circolazione, dotata di una solida preparazione professionale e di una fortissima personalità ma cui credo interessi poco o nulla allestire una personale in una galleria, o The Sartorialist, che pur parlando di fashion sta dicendo qualcosa di interessante anche nel ritratto e credo faccia tra poco la sua prima collettiva ("Sander's Children" exhibition). Ancora, ad un livello magari un po' più amatoriale ma non meno interessante, si perderebbero quelle che secondo me sono le fantastiche esplorazioni dello spazio urbano americano di pinkiestyle, e via discorrendo.
Insomma, la creazione di uno spazio così chiuso mi sembra escludere in partenza fotografi potenzialmente interessanti, vincolando in questo modo le possibilità di sviluppo di un dibattito creativo, costruttivo, innovativo e capace di essere innovatore.
Nel frattempo, i criteri di ammissione sono stati, secondo me opportunamente, modificati:
Da oggi l’ammissione a maGma avviene mediante due meccanismi:
Nel frattempo, la blogfotosfera (o una parte di essa) per qualche giorno ha smesso di occuparsi di megapixel, di obiettivi stabilizzati e del loro potere risolvente... tutto sommato un primo risultato può già dirsi raggiunto.
Giovanni
Tutto è nato da un articolo sul blog di Massimo Cristaldi: in estrema sintesi (ma vi invito a leggere il suo articolo) Cristaldi lamenta l'assenza di uno spazio dove discutere in modo costruttivo di fotografia. Discutere, non scrivere: i blog, infatti, sempre più si caratterizzano come spazi con poca interattività tra l'autore e i lettori. Il blogger scrive, i visitatori leggono e passano ad altro: nessuna discussione, nessun confronto, nessuna critica o apprezzamento.
Di converso, i gruppi aperti si caratterizzano (spesso) per la vacuità (attenzione, il termine e mio) delle discussioni: avete mai visto una vera, seria e ragionata critica ad una fotografia, una presa di posizione decisa, documentata, articolata? Nelle community e nei forum o si vogliono tutti troppo bene, o ostentano verso il malcapitato di turno una capacità di critica spesso imbarazzante (citando Ardengo Soffici, "una logorrea [...] tutta di ciarle vacue e roboanti", rende l'idea?).
Sul tema e sulla necessità di «avviare un dialogo tra noi ma anche [...] smuovere [...] il conservativo e soporifero mondo della fotografia italiana» , si era espresso anche Maurizio de Bonis citato da Sandro Iovine (o viceversa?).
Da qui l'idea, condivisa da Cristaldi con altri blogger (tra cui Fabiano Busdraghi e Roberto Vacis), di creare maGma, un gruppo chiuso per "discutere di fotografia" mantenendo "un po’ di qualità" cui si può quindi accedere solo in base a determinati criteri.
Questi criteri scatenano la mia curiosità e le mie perplessità:
- Essere un fotografo (non necessariamente professionista o fotoamatore: una persona che FA fotografia) e
- Aver allestito, o partecipato, almeno una mostra di fotografia (anche collettiva) in una galleria d’arte oppure
- Aver vinto un concorso fotografico con rilevanza nazionale o internazionale
- Essere un Giornalista/Critico e aver scritto di fotografia su una rivista (anche online) oppure
- Essere un gallerista ed aver allestito una mostra fotografica.
A solo titolo esemplificativo, e premesso che nelle prossime righe esprimo solo il mio gusto personale, con questi criteri si escluderebbero fotografi quale la brasiliana Tatiana Cardeal, a mio parere una delle più interessanti fotoreporter in circolazione, dotata di una solida preparazione professionale e di una fortissima personalità ma cui credo interessi poco o nulla allestire una personale in una galleria, o The Sartorialist, che pur parlando di fashion sta dicendo qualcosa di interessante anche nel ritratto e credo faccia tra poco la sua prima collettiva ("Sander's Children" exhibition). Ancora, ad un livello magari un po' più amatoriale ma non meno interessante, si perderebbero quelle che secondo me sono le fantastiche esplorazioni dello spazio urbano americano di pinkiestyle, e via discorrendo.
Insomma, la creazione di uno spazio così chiuso mi sembra escludere in partenza fotografi potenzialmente interessanti, vincolando in questo modo le possibilità di sviluppo di un dibattito creativo, costruttivo, innovativo e capace di essere innovatore.
Nel frattempo, i criteri di ammissione sono stati, secondo me opportunamente, modificati:
Da oggi l’ammissione a maGma avviene mediante due meccanismi:
- Mediante invito da parte del comitato di redazione. Il comitato inviterà quei fotografi, artisti, curatori, galleristi ed editori che riterrà insindacabilmente interessanti per l’attività e lo svolgimento di maGma.
- Su richiesta di adesione al comitato di redazione. Coloro che vorranno partecipare dovranno inviare una breve presentazione della propria attività ed un portfolio, sarà poi il comitato a prendere ulteriori contatti per approfondire. L’ammissione sarà a discrezione del comitato.
Nel frattempo, la blogfotosfera (o una parte di essa) per qualche giorno ha smesso di occuparsi di megapixel, di obiettivi stabilizzati e del loro potere risolvente... tutto sommato un primo risultato può già dirsi raggiunto.
Giovanni
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