I grandi fotografi di LIFE

Un libro che mi hanno consigliato e che ho subito aggiunto alla mia a Babbo Natale, è "LIFE, I grandi fotografi". 600 pagine di fotografia in "compagnia" di alcuni dei più grandi fotografi della storia: Eisenstaedt, Bourke-White, Mydans, Parks, Eugene Smith e Robert Capa (questi ultimi due tra i miei preferiti in assoluto), Morse e McNally.

Ovviamente il libro si candida anche ad essere un'ottima idea regalo per un appassionato di fotografia e, in particolare, di fotogiornalismo.

Copertina del libro LIFE, i grandi fotografi

Il libro viene presentato come:

"la più completa antologia fotografica di Life mai pubblicata, e illustrando i punti di forza di molti dei più celebri fotografi del mondo, getta luce sui motivi della fama della rivista. Ogni sezione del libro è corredata da una breve nota biografica e dal ritratto di ciascun fotografo. Il volume è un’eccezionale opera di consultazione e racconta una storia vivente, quella della nostra epoca vista dagli occhi dei fotografi che l’hanno immortalata per la più grande rivista statunitense del XX secolo."

LIFE, in effetti, mettendo le immagini fotografiche al centro del racconto giornalistico ha veramente trasformato il fotogiornalismo. E i reportage pubblicati sulla celebre rivista hanno definito gli standard di eccellenza nella fotografia documentaristica, ispirando generazioni di fotografi e artisti in tutto il mondo.

La sua storia, come la conosciamo, inizia nel novembre 1936, quando Henry Luce acquisì la testata e ne rivoluzionò il formato: 50 pagine dense di immagini, con testi ridotti all'essenziale. Nel primo editoriale, Luce scrisse che LIFE aveva l’obiettivo di

"vedere la vita; vedere il mondo; testimoniare eventi importanti; osservare le facce dei poveri e i gesti dei superbi; vedere cose strane – macchine, eserciti, folle, ombre nella giungla e sulla luna; vedere il lavoro dell’uomo, le sue pitture, le sue torri; scoprire idee di grandi scrittori e insegnanti; osservare cose nuove… per vedere e divertirsi nel vedere; per vedere e stupirsi; per vedere ed essere istruiti."

Questo manifesto rifletteva una visione ambiziosa: documentare l’esperienza umana attraverso la fotografia e il giornalismo visivo. L'approccio di Luce sottolineava inoltre non solo il valore estetico della fotografia ma anche il suo ruolo educativo e informativo, in grado di avvicinare il pubblico a realtà lontane e di ispirare una comprensione più profonda del mondo.

LIFE si impose come una rivista culturale e informativa collaborando con alcuni dei più grandi fotografi del XX secolo, tra i quali vale la pena ricordare:

  • Margaret Bourke-White, pioniera del fotogiornalismo e prima fotografa della rivista.
  • Alfred Eisenstaedt, popolare per l’immagine del marinaio che bacia un’infermiera a Times Square nel giorno della vittoria sul Giappone.
  • Robert Capa, "il più grande fotografo di guerra" che, tra i mille altri eventi, immortalò lo sbarco in Normandia.
  • Gordon Parks, primo fotografo afroamericano dello staff, noto per i reportage sulla discriminazione razziale negli Stati Uniti.
  • Eugene Smith, celebre per storie come quella sul "medico di campagna" e sulla tragedia di Minamata (che è stata raccontata nel film "Il caso Minamata", con Johnny Depp nel ruolo di Eugene Smith).

Per decenni, LIFE ha raccontato con le sue fotografie gli eventi più importanti: la Seconda Guerra Mondiale, la bomba atomica su Hiroshima, la guerra in Vietnam e i movimenti pacifisti, i movimenti per i diritti civili, il programma spaziale americano e le stelle di Hollywood come Marilyn Monroe e Audrey Hepburn. Le sue immagini potenti – spesso controverse – hanno plasmato l'immaginario collettivo.

Con l'avvento della televisione, LIFE entrò in crisi (leggi anche "Ricordo il giorno in cui il fotogiornalismo è morto"): l’ultimo numero come settimanale, un’edizione speciale doppia con parole colorate in rosso su sfondo nero, uscì il 29 dicembre 1972, con la parola "goodbye" nell’angolo della copertina. La rivista continuò come speciale periodico fino al 1978, come mensile dal 1978 al 2000, e come supplemento al Time dal 2004 al 2007. Oggi è presente online; di pochi mesi fa l'annuncio che dal 2025 riprenderà le pubblicazioni.

Durante la sua lunga attività, LIFE ha commissionato oltre 10 milioni di fotografie e pubblicato più di 120.000 reportage. Il suo archivio, la Life Picture Collection, è uno dei più importanti al mondo; in gran parte digitalizzato e reso disponibile per la consultazione online, conserva negativi, stampe originali e bozze manoscritte, continuando a ispirare gli appassionati di fotografia.

Per entrare nelle redazioni di LIFE ti segnalo il film "I sogni segreti di Walter Mitty", la storia di un impiegato dell'archivio di LIFE - interpretato da Ben Stiller - alle prese con il recupero di un negativo per l'ultima copertina del periodico prima della transizione definitiva al digitale.

Buona lettura.


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Titolo: Life. I grandi fotografi
Autore: a cura di A. Mauro e F. Pagano
Editore: Contrasto DUE
Anno: 2004
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8889032413
ISBN-13: 978-8889032411
Dimensioni: 21 x 4,8 x 26,2 cm
Pagine: 608
Prezzo: 29 € di copertina, adesso si trova usato sui 60-70 euro

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