Dopo questa abbuffata di ipertecnologia fotografica, di ISO che schizzano verso l'alto senza sollevare neppure un po' di rumore, di raffiche da 5-6-8 fotogrammi al secondo, dopo quest'orgia di megapixel mi piace poter tornare a parlare di un fotografo e di fotografia.
L'invito è, quindi, quello di andare a vedere questo reportage di John Stanmeyer, realizzate con una Holga: l'antitesi della tecnologia, la bestemmia dei corpi tropicalizzati in lega di magnesio, l'abominio degli scatti a raffica.
Quanto a risoluzione e nitidezza, non stiamo neppure a parlarne.
Eppure queste foto me le sono guardate e riguardate: sarà forse vero che la foto la fa il fotografo e non la macchina fotografica?
Ciao
Giovanni B.
PS: in questo momento sto ascoltando "A trick of the tail", dei Genesis, che indubbiamente contribuisce a rendermi un po' nostalgico.
Foto di John Stanmeyer, da "Island of the Spirits" |
L'invito è, quindi, quello di andare a vedere questo reportage di John Stanmeyer, realizzate con una Holga: l'antitesi della tecnologia, la bestemmia dei corpi tropicalizzati in lega di magnesio, l'abominio degli scatti a raffica.
Quanto a risoluzione e nitidezza, non stiamo neppure a parlarne.
Eppure queste foto me le sono guardate e riguardate: sarà forse vero che la foto la fa il fotografo e non la macchina fotografica?
Ciao
Giovanni B.
PS: in questo momento sto ascoltando "A trick of the tail", dei Genesis, che indubbiamente contribuisce a rendermi un po' nostalgico.
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