Domanda di rito: cosa consiglierebbe a un giovane che voglia accostarsi alla fotografia?
Certo, in questo presente in cui non vi sono sicurezze, fare il fotografo è molto impegnativo. Ma ci sono anche dei vantaggi: ad esempio oggi attraverso un computer si possono proporre immagini al mondo intero. Consiglierei a un giovane fotografo di occuparsi di un solo tema che lo appassioni davvero, con lo scopo di comporre un contributo importante. Non di andare in giro a questuare posto di lavoro ma bensì di creare qualcosa di personale, di originale, per essere riconosciuti come autori. È fondamentale inventarsi un proprio sguardo, non fare semplicemente come fanno gli altri. Non credo molto nelle scuole; penso che quello del fotografo sia un percorso empirico, una cosa che bisogna inventarsi da soli. E comunque incoraggerei un giovane a occuparsi di fotografia, perché la vita ha bisogno di essere raccontata.
Certo, in questo presente in cui non vi sono sicurezze, fare il fotografo è molto impegnativo. Ma ci sono anche dei vantaggi: ad esempio oggi attraverso un computer si possono proporre immagini al mondo intero. Consiglierei a un giovane fotografo di occuparsi di un solo tema che lo appassioni davvero, con lo scopo di comporre un contributo importante. Non di andare in giro a questuare posto di lavoro ma bensì di creare qualcosa di personale, di originale, per essere riconosciuti come autori. È fondamentale inventarsi un proprio sguardo, non fare semplicemente come fanno gli altri. Non credo molto nelle scuole; penso che quello del fotografo sia un percorso empirico, una cosa che bisogna inventarsi da soli. E comunque incoraggerei un giovane a occuparsi di fotografia, perché la vita ha bisogno di essere raccontata.
(Mario Dondero intervistato da National Geographic Italia)
Cosa consiglia a un giovane che voglia accostarsi alla fotografia?
Domanda da diecimila punti... Se vuole fare moda o pubblicità è più facile. Il reportage invece è difficilissimo. Consiglierei quindi di aprire una farmacia o una drogheria e di fotografare quello che vuole il sabato e la domenica. Altrimenti, andare sicuramente all'estero, dove la buona fotografia è ancora apprezzata. In Italia i magazine fanno solo gossip, ballerine ed escort, tranne naturalmente il vostro, dove per lavorare bisogna essere ancora fotografi.
Domanda da diecimila punti... Se vuole fare moda o pubblicità è più facile. Il reportage invece è difficilissimo. Consiglierei quindi di aprire una farmacia o una drogheria e di fotografare quello che vuole il sabato e la domenica. Altrimenti, andare sicuramente all'estero, dove la buona fotografia è ancora apprezzata. In Italia i magazine fanno solo gossip, ballerine ed escort, tranne naturalmente il vostro, dove per lavorare bisogna essere ancora fotografi.
(Gianni Berengo Gardin intervistato da National Geographic Italia)
Cosa consiglierebbe a un giovane che voglia accostarsi alla fotografia oggi?
Di avere un altro lavoro per mantenersi. Ho visto spegnersi tanti talenti perché oggi non c'è più spazio; le foto non si pagano e non si pubblicano. Bisogna continuare a fotografare, certo, ma bisogna anche mantenersi con dignità. Una grande fotografa, Jane Evelyn Atwood, ha fatto la postina per 30 anni prima di potersi dedicare interamente alla fotografia. Oggi però è davvero difficile sfondare sul mercato, a meno che non si abbiano amicizie influenti. Certo, uno può sempre fare il paparazzo, ma non trovo particolarmente interessante condividere con il pubblico la vita superficiale di attori, attrici e personalità. Non lo consiglierei a un giovane.
Di avere un altro lavoro per mantenersi. Ho visto spegnersi tanti talenti perché oggi non c'è più spazio; le foto non si pagano e non si pubblicano. Bisogna continuare a fotografare, certo, ma bisogna anche mantenersi con dignità. Una grande fotografa, Jane Evelyn Atwood, ha fatto la postina per 30 anni prima di potersi dedicare interamente alla fotografia. Oggi però è davvero difficile sfondare sul mercato, a meno che non si abbiano amicizie influenti. Certo, uno può sempre fare il paparazzo, ma non trovo particolarmente interessante condividere con il pubblico la vita superficiale di attori, attrici e personalità. Non lo consiglierei a un giovane.
(Letizia Battaglia intervistata da National Geographic Italia).
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