Il prossimo giovedì (11 ottobre) se siete dalle parti di Verona vi suggerisco di fare una puntata fino a Mezzane di Sotto.
Dalle 17 alle 20, infatti, al Ristorante Bacco d'Oro Mezzane di Sotto (Verona, per l'appunto) si inaugura la mostra fotografica «OTTAVA ovvero "di GAIA"», di Pietro Battisti: in mostra 7 trittici e un solitario che analizzano, in un gioco di richiami e di contrasti, alcuni elementi del nostro pianeta (le rocce, l'acqua, i boschi, i campi, la terra).
L'ingresso è gratuito.
Le 22 foto del percorso espositivo sono stampate in grande formato (100 cm x 100 cm) con stampante Epson Stylus Pro 11880 a getto di Inchiostro su carta Hahnemuhle Fine Art PHOTO RAG BARYTA 315 grm 100% cotton High-gloss.
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Pietro Battisti nasce a Verona nel 1976.
A 13 anni compra la sua prima reflex e inizia il suo percorso di ricerca fotografica. Negli anni affina le sue conoscenze tecniche ed artistiche, realizzando alcune mostre fotografiche personali e partecipando a concorsi e mostre collettive.
Dal 2003 affianca alla ricerca artistica la professione di fotografo, confrontandosi e collaborando con artisti, architetti e designer.
Dal 2004 collabora con un gruppo di pittori dell'accademia d'arte di Firenze, documentando la loro vita quotidiana e partecipando con le sue opere alle mostre collettive in vari spazi espositivi di Firenze.
Continua il suo percorso artistico, concentrandosi sempre più sull'analisi del paesaggio e del territorio, affinando il suo concetto di EST-ETICA, catturando gli attimi in cui la natura si dona nel suo divenire sempre teso ad una bellezza promotrice di etica.
Vive e lavora oggi a Mezzane di Sotto (Verona).
Dalle 17 alle 20, infatti, al Ristorante Bacco d'Oro Mezzane di Sotto (Verona, per l'appunto) si inaugura la mostra fotografica «OTTAVA ovvero "di GAIA"», di Pietro Battisti: in mostra 7 trittici e un solitario che analizzano, in un gioco di richiami e di contrasti, alcuni elementi del nostro pianeta (le rocce, l'acqua, i boschi, i campi, la terra).
L'ingresso è gratuito.
«L'essenza colpisce al cuore, scuote l'anima, porta scompiglio con la sua semplice bellezza. Non puoi fare a meno di pensarlo davanti a questi trittici che sembrano travolgerti con il silenzio, il vento, la polvere, il caldo, l'umidità e gli spruzzi d'acqua. Come se una fotografia potesse farti immergere completamente nella natura, in questa Gaia madre che, come sottolinea Pietro Battisti, “si dona all’occhio del fotografo in attimi di bellezza archetipica”.
Perché non è l’ulivo, non sono i sassi, non è la spuma del mare che l’obbiettivo cattura bensì il concetto di ulivo, di sasso, di mare, ovvero l’idea platonica delle cose che hanno valore solo se rapportate al Sommo Bene.
“L’estetica conduce la mia fotografia – spiega Battisti – di pari passo con l’etica”, con l’ambizione – aggiungo io – di cogliere la dimensione del mondo nella sua pura essenza. E forse è questa la ragione della dominante bianco e nero di questi trittici, in cui gli sprazzi di colore ci ricordano che accanto all’eterna, perfetta e stupefacente bellezza di Gaia c’è la tenera umanità di ognuno di noi.» (dalla presentazione della mostra, di Enza Emira Festa)
Le 22 foto del percorso espositivo sono stampate in grande formato (100 cm x 100 cm) con stampante Epson Stylus Pro 11880 a getto di Inchiostro su carta Hahnemuhle Fine Art PHOTO RAG BARYTA 315 grm 100% cotton High-gloss.
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Pietro Battisti nasce a Verona nel 1976.
A 13 anni compra la sua prima reflex e inizia il suo percorso di ricerca fotografica. Negli anni affina le sue conoscenze tecniche ed artistiche, realizzando alcune mostre fotografiche personali e partecipando a concorsi e mostre collettive.
Dal 2003 affianca alla ricerca artistica la professione di fotografo, confrontandosi e collaborando con artisti, architetti e designer.
Dal 2004 collabora con un gruppo di pittori dell'accademia d'arte di Firenze, documentando la loro vita quotidiana e partecipando con le sue opere alle mostre collettive in vari spazi espositivi di Firenze.
Continua il suo percorso artistico, concentrandosi sempre più sull'analisi del paesaggio e del territorio, affinando il suo concetto di EST-ETICA, catturando gli attimi in cui la natura si dona nel suo divenire sempre teso ad una bellezza promotrice di etica.
Vive e lavora oggi a Mezzane di Sotto (Verona).
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