Se passate da Roma vi suggerisco di riservare almeno un'ora da dedicare alla mostra "Genesi", l'ultimo lavoro fotografico di Salgado.
Domenica pomeriggio dedicata a Salgado e alle sue fotografie esposte al museo dell'Ara Pacis: 200 immagini (così dicono le cronache, non le ho contate) che ci accompagnano in un viaggio alla scoperta dei posti più sperduti del nostro pianeta.
Ciao
Giovanni B.
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"Genesi", le fotografie di Salgado in mostra al museo dell'Ara Pacis a Roma |
Domenica pomeriggio dedicata a Salgado e alle sue fotografie esposte al museo dell'Ara Pacis: 200 immagini (così dicono le cronache, non le ho contate) che ci accompagnano in un viaggio alla scoperta dei posti più sperduti del nostro pianeta.
Nulla da dire: è una mostra fotografica da vedere. Il fascino delle fotografie è difficilmente contestabile, grazie anche all'accurato lavoro in fase di stampa, ed è fantastico vedere come Salgado riesca a gestire con assoluta maestria (nulla è scontato!) soggetti (persone, paesaggi o animali) e inquadrature (dai panorami ai dettagli) completamente diversi.
L'allestimento è curato ed elegante; unici appunti per l'illuminazione - che in alcuni casi genera fastidiosi riflessi sulle fotografie esposte - e per alcuni passaggi un po' ristretti, dove c'è poco spazio per muoversi e guardare le foto.
Nota parzialmente negativa per il catalogo della mostra.
E' edito dalla Taschen, costa poco meno di 50 euro ed ha dimensioni importanti (24,3 x 35,5 cm) che permettono di riprodurre adeguatamente le fotografie della mostra. Purtroppo, almeno nel mio caso, la qualità non è all'altezza di un qualsivoglia standard minimo: le pagine non sono state rifilate correttamente, con differenze anche di un paio di millimetri tra i margini dei diversi fogli; di conseguenza il taglio davanti, anzichè piano, appare come un susseguirsi di vette e profonde gole alpine. Ammetto che è la prima volta che mi capita con un prodotto Taschen, di solito ineccepibile.
E' edito dalla Taschen, costa poco meno di 50 euro ed ha dimensioni importanti (24,3 x 35,5 cm) che permettono di riprodurre adeguatamente le fotografie della mostra. Purtroppo, almeno nel mio caso, la qualità non è all'altezza di un qualsivoglia standard minimo: le pagine non sono state rifilate correttamente, con differenze anche di un paio di millimetri tra i margini dei diversi fogli; di conseguenza il taglio davanti, anzichè piano, appare come un susseguirsi di vette e profonde gole alpine. Ammetto che è la prima volta che mi capita con un prodotto Taschen, di solito ineccepibile.
Se pensate di acquistarlo, quindi, chiedete di poterlo aprire e sfogliare prima di pagare.
Ciao
Giovanni B.
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