Bridge o super-zoom: chiamatele come preferite, ma non mi annovererete mai tra i loro estimatori: "Una compatta, questo è il mio pensiero, deve essere compatta. altrimenti mi prendo una reflex".
Ma nel caso della Panasonic Lumix DMC-FZ200 c'è almeno un elemento che giustifica l'ingombro: l'obiettivo zoom con luminosità costante f/2.8 e lunghezza focale equivalente ad un 25 - 600 mm (grazie, ovviamente, anche al fattore di moltiplicazione del sensore).
Cosa significa avere a disposizione una simile escursione di focale è presto detto: le due immagini che seguono sono state scattate dal medesimo punto, con il soggetto alla medesima distanza e a distanza di pochi secondi (cliccate sulle immagini per ingrandirle).
Impressionante, vero? Anche per me.
E, infatti, poter provare un simile 600mm f/2.8 mi è sembrato un motivo più che sufficiente per provare la Panasonic; per l'occasione, l'ho portata a Cortona, per fotografare gli allestimenti delle mostre fotografiche in programma al Cortona On The Move (ci ritorno alla fine di questa prova).
E parliamo della FZ200. Come detto, sono prevenuto verso questo genere di macchine fotografiche, e la prova non mi ha fatto cambiare opinione: è una compatta ingombrante (le dimensioni sono pari a quelle della mia Fuji X-E1 con il 35mm f/1.4) con uno zoom molto luminoso. Per me il gioco non vale la candela.
Ovviamente, però, ci sono aspetti di questa super-zoom che mi sono piaciuti; altri che non mi hanno emozionato particolarmente; altri, infine, con i quali non c'è stato feeling.
Iniziamo dai primi. Della Panasonic FZ200 mi è piaciuto:
108mm, più o meno equivalente (con tutte le cautele del caso) ad un 600mm: più il soggetto è lontano, più la qualità dell'immagine deve fare i conti con fattori estranei alla macchina fotografica (fotografia qui sopra a sinistra); qualche cosa si può, comunque, recuperare in post-produzione (fotografia qui sopra, a destra), ancor più se si scatta in raw. I 600mm è meglio utilizzarli per isolare il soggetto, e staccarlo dallo sfondo.
Nella categoria di mezzo (Dante direbbe "sanza 'nfamia e sanza lodo") metterei:
Non sono riuscito ad abituarmi, invece:
Quindi?
Di sicuro la Panasonic FZ200 non è una macchina fotografica adatta al mio "stile" fotografico, e mi riesce difficile scindere il mio giudizio da questo aspetto, ma alla fine tutto dipende da quello che uno cerca in una fotocamera e da quanto è disposto a spendere.
Non la consiglierei, pertanto, a chi fotografa in manuale, a priorità dei tempi o dei diaframmi, a chi usa selezionare manualmente il punto di messa a fuoco o si trova spesso a navigare nel menù per cambiare questa o quella impostazione (anche se c'è il pulsante di accesso rapido ad alcune funzioni).
Chi cerca, invece, una fotocamera da usare prevalentemente "tutto in automatico", apprezzerà l'ottica luminosa, l'immensa estensione focale, il validissimo sistema di stabilizzazione, l'autofocus veloce e la buona qualità d'immagine; tutto questo ad un prezzo (la Panasonic FZ200 si trova a poco meno di 400 euro) tutto sommato non eccessivamente impegnativo.
Tutte le fotografie, ad eccezione delle prime due e della bacca di more, sono state scattate al Cortona On The Move, il festival internazionale di fotografia organizzato, ogni anno, nella splendida cittadina di Cortona. Non è indispensabile essere appassionati di fotografia per organizzare un week-end dedicato al COTM: le mostre sono tante, il costo del biglietto è irrisorio e i fotografi esposti hanno stili e sensibilità molto diversi in grado di soddisfare tutti i gusti: l'appassionato di fotografia documentale e reportage, così come chi preferisce un'approccio più intimo o è alla ricerca di nuove modalità espressive. Gli allestimenti - in spazi vecchi, non antichi - sono affascinanti, ed è apprezzabile la scelta di osare "supporti di stampa" alternativi alla carta fotografica. Le mostre del Cortona On The Move resteranno aperte fino al 28 settembre.
Ciao
Giovanni B.
Ma nel caso della Panasonic Lumix DMC-FZ200 c'è almeno un elemento che giustifica l'ingombro: l'obiettivo zoom con luminosità costante f/2.8 e lunghezza focale equivalente ad un 25 - 600 mm (grazie, ovviamente, anche al fattore di moltiplicazione del sensore).
Cosa significa avere a disposizione una simile escursione di focale è presto detto: le due immagini che seguono sono state scattate dal medesimo punto, con il soggetto alla medesima distanza e a distanza di pochi secondi (cliccate sulle immagini per ingrandirle).
Impressionante, vero? Anche per me.
E, infatti, poter provare un simile 600mm f/2.8 mi è sembrato un motivo più che sufficiente per provare la Panasonic; per l'occasione, l'ho portata a Cortona, per fotografare gli allestimenti delle mostre fotografiche in programma al Cortona On The Move (ci ritorno alla fine di questa prova).
E parliamo della FZ200. Come detto, sono prevenuto verso questo genere di macchine fotografiche, e la prova non mi ha fatto cambiare opinione: è una compatta ingombrante (le dimensioni sono pari a quelle della mia Fuji X-E1 con il 35mm f/1.4) con uno zoom molto luminoso. Per me il gioco non vale la candela.
Ovviamente, però, ci sono aspetti di questa super-zoom che mi sono piaciuti; altri che non mi hanno emozionato particolarmente; altri, infine, con i quali non c'è stato feeling.
Iniziamo dai primi. Della Panasonic FZ200 mi è piaciuto:
- il sistema di stabilizzazione, ottimo;
- la luminosità dell'ottica, che permette di fotografare anche con poca luce senza dover salire troppo con gli ISO;
- la messa a fuoco automatica che, come da tradizione Panasonic, è ottima;
- il movimento dello zoom motorizzato, fluido e stabile (anche se un poco rumoroso);
- la modalità di "programma intelligente" (iA), che funziona molto bene;
- la qualità d'immagine che, sia per le foto che per i video, è quella di una compatta di buon livello, e rimane buona fino a quando non si pensa di usare i 600mm come un binocolo per fotografare oggetti lontanissimi (si può fare, ma è il modo peggiore di sfruttare questo obiettivo).
108mm, più o meno equivalente (con tutte le cautele del caso) ad un 600mm: più il soggetto è lontano, più la qualità dell'immagine deve fare i conti con fattori estranei alla macchina fotografica (fotografia qui sopra a sinistra); qualche cosa si può, comunque, recuperare in post-produzione (fotografia qui sopra, a destra), ancor più se si scatta in raw. I 600mm è meglio utilizzarli per isolare il soggetto, e staccarlo dallo sfondo.
Nella categoria di mezzo (Dante direbbe "sanza 'nfamia e sanza lodo") metterei:
- il monitor che, pur non particolarmente risoluto, compie il suo dovere, anche se ogni tanto mostra dominanti sul bianco non presenti poi, fortunatamente, nelle fotografie;
- il mirino, discreto ma poco risoluto e con poca nitidezza verso i bordi.
Non sono riuscito ad abituarmi, invece:
- alla modalità di selezione manuale del punto di messa a fuoco, poco veloce;
- all'assenza del monitor tattile;
- al menù (nella modalità M, A o S), poco rapido da sfogliare (ci sono 4 macrovoci, ognuna delle quali si distende su più pagine!).
Quindi?
Di sicuro la Panasonic FZ200 non è una macchina fotografica adatta al mio "stile" fotografico, e mi riesce difficile scindere il mio giudizio da questo aspetto, ma alla fine tutto dipende da quello che uno cerca in una fotocamera e da quanto è disposto a spendere.
Non la consiglierei, pertanto, a chi fotografa in manuale, a priorità dei tempi o dei diaframmi, a chi usa selezionare manualmente il punto di messa a fuoco o si trova spesso a navigare nel menù per cambiare questa o quella impostazione (anche se c'è il pulsante di accesso rapido ad alcune funzioni).
Chi cerca, invece, una fotocamera da usare prevalentemente "tutto in automatico", apprezzerà l'ottica luminosa, l'immensa estensione focale, il validissimo sistema di stabilizzazione, l'autofocus veloce e la buona qualità d'immagine; tutto questo ad un prezzo (la Panasonic FZ200 si trova a poco meno di 400 euro) tutto sommato non eccessivamente impegnativo.
Tutte le fotografie, ad eccezione delle prime due e della bacca di more, sono state scattate al Cortona On The Move, il festival internazionale di fotografia organizzato, ogni anno, nella splendida cittadina di Cortona. Non è indispensabile essere appassionati di fotografia per organizzare un week-end dedicato al COTM: le mostre sono tante, il costo del biglietto è irrisorio e i fotografi esposti hanno stili e sensibilità molto diversi in grado di soddisfare tutti i gusti: l'appassionato di fotografia documentale e reportage, così come chi preferisce un'approccio più intimo o è alla ricerca di nuove modalità espressive. Gli allestimenti - in spazi vecchi, non antichi - sono affascinanti, ed è apprezzabile la scelta di osare "supporti di stampa" alternativi alla carta fotografica. Le mostre del Cortona On The Move resteranno aperte fino al 28 settembre.
Ciao
Giovanni B.
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