Il museo Nicolis (a Villafranca, Verona) è il paradiso per gli appassionati di fotografia, auto e moto. A dire il vero è sufficiente la passione per la fotografia, perchè le auto e le moto d'epoca hanno dettagli talmente eleganti che offrono mille spunti fotografici, anche se il mezzo - in sè e per sè - non vi dice nulla. Perchè, ovviamente, qui oltre a guardare si può fotografare (è sufficiente compilare un modulo all'ingresso).
La lunga gonna di seta color avorio scivolò sulle gambe di Emma non appena si fu sistemata sul sedile. La donna sorrise fissando il suo conducente. Fece scorrere le dita ben curate sui rivestimenti di pelle del cruscotto. Era tutto nuovo perché quell’auto era una delle prime nel suo genere. Sorrise ancora accomodandosi la mantella di pelliccia che le teneva calde le spalle scoperte. Fissò il suo sguardo oltre il vetro. Tese le orecchie in ascolto del rombo del motore. E quasi sembrò che il profumo che le apparteva si espandesse per tutto l’abitacolo impregnando la tappezzeria e i morbidi tappetini a pelo lungo. Emma chiuse gli occhi per assaporare meglio quella partenza che, poi, già si immaginava, avrebbe descritto nei minimi particolari a tutte le amiche seminando nei loro cuori un pizzico di invidia per essere stata la prima a fare un giro sulla bellissima Isotta Fraschini. Un’emozione unica.
Un’emozione unica, unica come ogni auto antica che guardo. Strizzo gli occhi mentre scivolo sul parquet lucido di questo incredibile museo. Ogni auto mi rimanda immagini di gioia, di sfida, di orgoglio, di forza. Barlumi di vite passate, di storia e di storie antiche oggi lucidate, restaurate, rievocate. Auto e moto non solo per appassionati. Bensì auto e moto per ricordare tempi e stili di vita che una volta erano universali e che ora ci sembrano così lontani se non addirittura fuori moda.
Eppure quegli uomini, quelle donne e quei motori portavano con sè un sogno di forza, invincibilità e vigore ultraterreno che ogni essere umano, anche il più mite, nasconde in sé. Proprio come sarà successo all’elegante Emma dall’abito lungo di seta color avorio. Proprio come sta succedendo a me mentre sfioro con le dita la carrozzeria lucida e rosso intenso di una F40, la mia preferita da tempo.
Mi perdo allora a sognare ad occhi aperti. Sono al volante e sfreccio su un autostrada a tre corsie. Poi mi infilo il casco e sgaso sulla mia scintillante Ducati d’annata. Ah, la velocità, la velocità, l’unica cosa che ti fa venire le vertigini felici VROOOM VROOM VROOM
Testo: Enza Emira Festa
Foto: Giovanni B.
La lunga gonna di seta color avorio scivolò sulle gambe di Emma non appena si fu sistemata sul sedile. La donna sorrise fissando il suo conducente. Fece scorrere le dita ben curate sui rivestimenti di pelle del cruscotto. Era tutto nuovo perché quell’auto era una delle prime nel suo genere. Sorrise ancora accomodandosi la mantella di pelliccia che le teneva calde le spalle scoperte. Fissò il suo sguardo oltre il vetro. Tese le orecchie in ascolto del rombo del motore. E quasi sembrò che il profumo che le apparteva si espandesse per tutto l’abitacolo impregnando la tappezzeria e i morbidi tappetini a pelo lungo. Emma chiuse gli occhi per assaporare meglio quella partenza che, poi, già si immaginava, avrebbe descritto nei minimi particolari a tutte le amiche seminando nei loro cuori un pizzico di invidia per essere stata la prima a fare un giro sulla bellissima Isotta Fraschini. Un’emozione unica.
Un’emozione unica, unica come ogni auto antica che guardo. Strizzo gli occhi mentre scivolo sul parquet lucido di questo incredibile museo. Ogni auto mi rimanda immagini di gioia, di sfida, di orgoglio, di forza. Barlumi di vite passate, di storia e di storie antiche oggi lucidate, restaurate, rievocate. Auto e moto non solo per appassionati. Bensì auto e moto per ricordare tempi e stili di vita che una volta erano universali e che ora ci sembrano così lontani se non addirittura fuori moda.
Eppure quegli uomini, quelle donne e quei motori portavano con sè un sogno di forza, invincibilità e vigore ultraterreno che ogni essere umano, anche il più mite, nasconde in sé. Proprio come sarà successo all’elegante Emma dall’abito lungo di seta color avorio. Proprio come sta succedendo a me mentre sfioro con le dita la carrozzeria lucida e rosso intenso di una F40, la mia preferita da tempo.
Mi perdo allora a sognare ad occhi aperti. Sono al volante e sfreccio su un autostrada a tre corsie. Poi mi infilo il casco e sgaso sulla mia scintillante Ducati d’annata. Ah, la velocità, la velocità, l’unica cosa che ti fa venire le vertigini felici VROOOM VROOM VROOM
Testo: Enza Emira Festa
Foto: Giovanni B.
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