Questa è la storia, un po' romanzata, di come ho imparato a fotografare.
di Roberto Mattia
Molti anni fa avevo deciso di comprare la mia prima fotocamera a pellicola; così, per capire quale fosse quella giusta per le mie esigenze - nè troppo accessoriata e costosa nè troppo semplice e limitante-, decisi di imparare le basi della fotografia, per avere le conoscenze minime per poter decidere (un po' il contrario di quello che fanno oggi alcuni miei conoscenti, che comprano una reflex a caso e poi dicono "ok, ora imparo ad usarla" e scoprono che era meglio usare il cellulare... una volta si faceva il contrario, a torto o ragione).
Quindi, cosa faccio? Vado da un amico, che era bravo e non presuntuoso, e gli chiedo di insegnarmi.
Lui molto gentilmente mi dice "Ok" (nota che io, allora, non avevo la benchè minima conoscenza tecnica, sapevo solo cose minime) e aggiunge: "Per prima cosa comprati una rivista del National Geographic e guardarti bene le fotografie, poi torna da me."
Io, da bravo studente squattrinato, vado in biblioteca e prendo la rivista del mese; la sfoglio, la guardo, torno da lui e gli dico "Ho visto la rivista con le foto."
E lui: "Quanto tempo hai perso a guardare ogni foto?"
"5, 10 secondi a foto"
"Mi dispiace, ma non va bene. Dovrai rivedere tutta la rivista e per ogni foto starci molti minuti... guardala bene."
"Ma cosa devo guardare in particolare nella foto?"
"Tutto, e nulla in particolare."
Mi riguardai la rivista per bene e, dopo una settimana, torno da lui e gli dico:
"Ho guardato per bene la rivista, e ora?"
"Solo una? Guardane almeno altre 3 o 4, con la stessa attenzione, e poi torna da me."
Dopo più di un mese ritorno da lui e gli dico: "Ho fatto come mi hai detto; che devo pure togliere la cera e mettere la cera?*" :)
E lui, ridendo: "No, ora ti do un libro di fotografia base dove sono spiegate le regole tecniche e di composizione; leggilo e cerca di capirlo. Se proprio non riuscirai a capire alcuni argomenti vieni da me e te li spiegherò; ma non correre, leggilo con calma altrimenti non ti rimarrà nulla."
Io ringraziai e gli chiesi: "Ma perchè mi hai fatto vedere tutte quelle foto sulla rivista del National Geographic?"
Mi rispose: "Tu non hai una fotocamera, ne sai come si fanno le foto. Ma ora, a forza di guardare fino alla nausea le foto fatte dai migliori, sai distinguere una foto bella da una che non lo è. Non sai ancora il perchè sono belle, ma studiando il libro piano piano capirai."
(Penso volesse dire che se ho una reflex eccezionale e un cervello che conosce tutte le tecniche del mondo fotografiche, ma i miei occhi e il mio cuore non sono sensibili al bello all'armonia all'emozione, sono meno fotografo di una persona che non ha e non sa nulla di fotografia e scatta, mentre cammina distrattamente, le sue "effimere foto" solo con gli occhi e il suo sorriso, quando guarda un paesaggio o una persona che lo emozionano).
Morale della favola: comprai una Yashica FX-3 Super 2000 con il 50 f/1,9 usata (un solo rullino scattato) a 250.000 lire e l'ho usata fino all'avvento del digitale.
Tenerla in mano è un'emozione che nessuna reflex super costosa, oggi, penso mi potrebbe regalare. :)
* Questa è una citazione per tutti quelli della nostra generazione
di Roberto Mattia
Primi esercizi di fotografia | Foto: Giovanni B. |
Molti anni fa avevo deciso di comprare la mia prima fotocamera a pellicola; così, per capire quale fosse quella giusta per le mie esigenze - nè troppo accessoriata e costosa nè troppo semplice e limitante-, decisi di imparare le basi della fotografia, per avere le conoscenze minime per poter decidere (un po' il contrario di quello che fanno oggi alcuni miei conoscenti, che comprano una reflex a caso e poi dicono "ok, ora imparo ad usarla" e scoprono che era meglio usare il cellulare... una volta si faceva il contrario, a torto o ragione).
Quindi, cosa faccio? Vado da un amico, che era bravo e non presuntuoso, e gli chiedo di insegnarmi.
Lui molto gentilmente mi dice "Ok" (nota che io, allora, non avevo la benchè minima conoscenza tecnica, sapevo solo cose minime) e aggiunge: "Per prima cosa comprati una rivista del National Geographic e guardarti bene le fotografie, poi torna da me."
Io, da bravo studente squattrinato, vado in biblioteca e prendo la rivista del mese; la sfoglio, la guardo, torno da lui e gli dico "Ho visto la rivista con le foto."
E lui: "Quanto tempo hai perso a guardare ogni foto?"
"5, 10 secondi a foto"
"Mi dispiace, ma non va bene. Dovrai rivedere tutta la rivista e per ogni foto starci molti minuti... guardala bene."
"Ma cosa devo guardare in particolare nella foto?"
"Tutto, e nulla in particolare."
Mi riguardai la rivista per bene e, dopo una settimana, torno da lui e gli dico:
"Ho guardato per bene la rivista, e ora?"
"Solo una? Guardane almeno altre 3 o 4, con la stessa attenzione, e poi torna da me."
Dopo più di un mese ritorno da lui e gli dico: "Ho fatto come mi hai detto; che devo pure togliere la cera e mettere la cera?*" :)
E lui, ridendo: "No, ora ti do un libro di fotografia base dove sono spiegate le regole tecniche e di composizione; leggilo e cerca di capirlo. Se proprio non riuscirai a capire alcuni argomenti vieni da me e te li spiegherò; ma non correre, leggilo con calma altrimenti non ti rimarrà nulla."
Io ringraziai e gli chiesi: "Ma perchè mi hai fatto vedere tutte quelle foto sulla rivista del National Geographic?"
Mi rispose: "Tu non hai una fotocamera, ne sai come si fanno le foto. Ma ora, a forza di guardare fino alla nausea le foto fatte dai migliori, sai distinguere una foto bella da una che non lo è. Non sai ancora il perchè sono belle, ma studiando il libro piano piano capirai."
(Penso volesse dire che se ho una reflex eccezionale e un cervello che conosce tutte le tecniche del mondo fotografiche, ma i miei occhi e il mio cuore non sono sensibili al bello all'armonia all'emozione, sono meno fotografo di una persona che non ha e non sa nulla di fotografia e scatta, mentre cammina distrattamente, le sue "effimere foto" solo con gli occhi e il suo sorriso, quando guarda un paesaggio o una persona che lo emozionano).
Morale della favola: comprai una Yashica FX-3 Super 2000 con il 50 f/1,9 usata (un solo rullino scattato) a 250.000 lire e l'ho usata fino all'avvento del digitale.
Tenerla in mano è un'emozione che nessuna reflex super costosa, oggi, penso mi potrebbe regalare. :)
* Questa è una citazione per tutti quelli della nostra generazione
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