Raccontare una storia fotografica, cosa ho imparato da Gianni Berengo Gardin

Quando fotografo amo spostarmi, muovermi. Non dico danzare come faceva Cartier-Bresson, ma insomma cerco anch’io di non essere molto visibile. Quando devo raccontare una storia, cerco sempre di partire dall’esterno: mostrare dov’è e com’è fatto un paese, entrare nelle strade, poi nei negozi, nelle case e fotografare gli oggetti. Il filo è quello; si tratta di un percorso logico, normale, buono per scoprire un villaggio ma anche una città, una nazione. Buono per conoscere l’uomo. (Gianni Berengo Gardin)

Gianni Berengo Gardin, Trento 1985
Trento, 1985 | © Gianni Berengo Gardin | Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia

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