Fotografare con la pellicola usando la macchina fotografica digitale? Può essere un buon esercizio.
L'idea mi è venuta guardando questo video: al minuto 3, e 43 secondi il fotografo Joe Greer afferma che
con 36 scatti a disposizione devi rallentare, fare un respiro profondo, aprire gli occhi, osservare il mondo che ti scorre davanti, aspettare quel preciso istante e poi catturarlo.
Questa è la prima e più evidente differenza tra l'analogico e il digitale: con la pellicola hai 36 scatti a disposizione e - dato che l'acquisto di una pellicola, il suo sviluppo e la stampa di ogni singolo fotogramma costa un bel po' - non ti viene proprio voglia di sprecare uno scatto...
Ma c'è anche una seconda differenza: ogni pellicola ha una sua specifica resa dei colori (o del bianco e nero), ha una sua grana, è stata progettata per una certa sensibilità e condizione di luce. Quindi una volta che hai caricato la pellicola nella macchina fotografica la resa dei colori, la sensibilità (i famosi "ISO"), la grana, il bilanciamento colore non cambia. E non ci sono eccezioni di sorta: puoi passare dalla penombra di un porticato alla luce abbagliante della piazza del paese ma i tuoi iso non cambieranno :(
Ed ecco, quindi, l'esercizio per il prossimo fine settimana: usare la macchina fotografica digitale come se fosse una fotocamera "analogica", ovvero con una pellicola al posto del sensore. Le "regole" sono semplici:
- hai a disposizione solo 36 scatti per tutto il weekend e te li devi fare bastare;
- il venerdì sera sceglierai e imposterai il profilo colore (o bianco e nero), la sensibilità, la grana e la temperatura colore e non potrai cambiare nessuna di queste impostazioni per tutto il weekend;
- ovviamente, sono ammessi solo jpeg, niente file raw.
Un consiglio: non considerarle delle limitazioni, ma una semplificazione che ti può aiutare a concentrarti maggiormente sul soggetto della tua fotografia.
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