Ernst Haas: New York in Color 1952-1962

"Ernst Haas: New York in Color 1952-1962" è un libro piuttosto imponente, per numero di pagine (207), dimensioni, peso e, per quello che più ci interessa, per il numero di fotografie riprodotte (175); fotografie che riflettono sia la selezione iniziale dell'autore, sia una selezione successiva fatta dagli eredi tra gli inediti nascosti negli archivi. Le foto sono stampate su pagina singola, e questa è una scelta che apprezzo molto (non amo le fotografie stampate su due pagine, con la parte centrale illeggibile e affogata nella rilegatura).

Ernst Haas, New York in Color 1952-1962

E' una pubblicazione recente (2020) che raccoglie le fotografie realizzate da Ernst Haas a New York tra il 1952 e il 1962, quindi nei dieci anni immediatamente successivi al suo arrivo nella Grande Mela (1951), periodo in cui scopre e si innamora perdutamente di questa metropoli. Il suo non è, tuttavia, un amore cieco o idealizzato; New York è una metropoli dove lusso, opulenza, povertà, rumore, sporcizia, confusione convivono. E Haas riprende tutti gli aspetti della sua città, anche quelli esteticamente meno gradevoli, ma lo fa con quella capacità, tipica di un innamorato, di cogliere il bello in ogni cosa.

Sfogliando attentamente il libro vediamo che le "belle" foto qualche raccontano anche la corsa frenetica delle persone, i cartelloni pubblicitari strappati, l'unto del kerosene nella pioggia, il povero che rovista nell'immondizia, la carcassa di un furgone in un cortile di periferia.

E tuttavia ogni scatto è pervaso di poesia, di una sensazione di magia, come se la fotografia stesse rivelando il lato nascosto di una scena quotidianamente visibile a tutti, affermando con forza l'idea che una "bellezza" è comunque e sempre possibile. Haas ci offre il suo sguardo personale sulla città, e questo è il primo valido motivo per comprare questo libro.

Ma c'è anche un secondo motivo, ed è l'assoluta modernità di questi scatti.

Oggi siamo abituati alla fotografia a colori, con i soggetti o lo sfondo in movimento, con luci e ombre profondissime, ma 70 anni fa (si, il 1952 è settant'anni fa!) come si fotografava?

Se guardi (e basta una ricerca su Google) le fotografie scattate in quel periodo da Robert Frank, Eduard Van der Elsken, il mio amato Robert Doisneau o Henri Cartier-Bresson (solo per citare i cari vecchi "mostri sacri" della fotografia) ti rendi conto dell'importanza delle fotografie raccolte in questo libro: dirompenti, all'epoca, e capaci di anticipare stili fotografici di una settantina d'anni. Al punto che qualcuno potrebbe definirle banali:

Il libro di per sè è grande, ben stampato e ricco di opere di Ernst Haas. Non conoscendo bene il lavoro di Ernst Haas, pensavo che mi sarebbe piaciuto di più. Ma, ad essere onesti, sono rimasto un po' deluso, poiché molte delle foto mi sembrano puramente casuali. È difficile non pensare che il valore di queste fotografie dipenda più che altro dalla reputazione del fotografo e dal tempo che è passato. Se le stesse fotografie fossero state scattate da un'altra persona "non famosa", dubito che avrebbero ricevuto lo stesso successo di critica. E le descrizioni di alcune foto sembrano un tentativo, a posteriori, di trovarvi un significato. Quindi, non ne sono entusiasta e valuto questo libro con un "3 stelle"; Per altri questo può essere un libro da "5 stelle", ma a volte l'imperatore è veramente nudo. (Amin, 2020, traduzione dall'inglese di un commento al libro lasciato su Amazon)

"È difficile non pensare che il valore di queste fotografie dipenda più che altro dalla reputazione del fotografo" o, forse, è esattamente il contrario: la reputazione del fotografo dipende anche dal fatto che ha realizzato queste fotografie 70 anni fa, e che ancora oggi sono tremendamente moderne.

Buona lettura.


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Titolo: Ernst Haas: New York in Color 1952-1962
Autore: Foto Ernst Hass, prefazione di Phillip Prodger e Alex Haas
Editore: Prestel Pub
Anno: 2020
Lingua: Inglese
ISBN-10: 3791386549
ISBN-13: 978-3791386546
Dimensioni: 24,92 x 2,29 x 30 cm
Pagine: 207
Prezzo: 52 €

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